EduLab » Studenti http://www.edulingualab.org Tue, 23 Aug 2011 14:55:02 +0000 en hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.1.3 TRAMA E RECENSIONE: “Il Mio Miglior Nemico”. http://www.edulingualab.org/didattica/trama-e-recensione-%e2%80%9cil-mio-miglior-nemico%e2%80%9d/ http://www.edulingualab.org/didattica/trama-e-recensione-%e2%80%9cil-mio-miglior-nemico%e2%80%9d/#comments Sat, 06 Aug 2011 15:52:35 +0000 edulingua http://www.edulingualab.org/?p=839 L’attività che presento è nata da un’idea di un caro collega Alessandro. Per i livelli B2 e C1 diventa interessante analizzare differenti stili di scrittura di un testo. Una “bibbia” di riferimento da prendere in considerazione per l’analisi di diversi stili è senz’altro “Esercizi di stile” di Raimond Queneau, pubblicato in Italia nel 1983 dalla casa editrice Einaudi nella traduzione di Umberto Eco con testo originale a fronte.

Il libro offre tantissimi spunti per costruire un’attività che si presti all’analisi o all’elaborazione di differenti stili di scrittura. Nella prima fase agli studenti, che vengono divisi in gruppi, viene proposta la lettura di due testi: la trama e la recensione di un famoso film. Dopo la lettura i gruppi devono individuare le differenze tra le due tipologie di testo senza nessuna indicazione da parte dell’insegnante. Emergono in questa fase le capacità di analisi degli studenti che molto spesso riescono ad elencare un numero inaspettato di caratteristiche quali: la lunghezza, i soggetti e i destinatari del testo, il tipo di lessico,i modi verbali ecc… Il momento del confronto è infatti un momento di condivisione nel quale l’interazione fra i discenti sposta l’attenzione dalla lingua italiana all’analisi dello stile, in una dimensione metalinguistica molto importante e spesso sottovalutata. Una volta ultimato il dibattito sulle diversità fra i due stili, viene proposta la visione di un film.

Vi presento ora la trama e la recensione realizzate in classe da due studenti di livello B2 per il film “il mio miglior nemico” di Carlo Verdone:

 

TRAMA Un uomo di nome Achille De Bellis è una persona felice perché nella sua vita sono successi fatti che desidera ogni uomo. Avere una bella moglie, un buon lavoro, una macchina veloce e una casa come un castello. Però tutto cambia quando nella sua vita irrompe un ragazzo, Orfeo, che vuole fare giustizia contro Achille che ha licenziato sua madre.
Ján
RECENSIONE “Il mio miglior nemico” di Carlo Verdone è sicuramente una commedia ben realizzata. I pasticci dei due protagonisti maschili, Orfeo e Achille, sono molto divertenti. Silvio Muccino interpreta Orfeo, aria da sognatore, un po’ il pazzo pur nella sua indole di innocenza. Verdone, nei panni di Achille,ci mostra il carattere di un uomo sempre sicuro di sè, sanguigno, esagerato e un po’ rapace nelle sue relazioni sociali. Nel finale del film, un gran finale, Orfeo e Achille si ritrovano con la loro vera personalità, redimendosi attraverso l’amore per Cecilia (interpretata da Ana Caterina Morariu).
Benjamim
La frase del film:”Io a sbatterti in galera sai quanto ci metto? Cinque minuti!”"E io ci metto cinque secondi a rovinarti la vita!”

 

Daniele Donati

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“Edu-calcio”: il torneo di calcio dell’Edulingua in cui tutti vincono! http://www.edulingualab.org/cultura/edu-calcio-il-torneo-di-calcio-delledulingua-dove-tutti-vincono/ http://www.edulingualab.org/cultura/edu-calcio-il-torneo-di-calcio-delledulingua-dove-tutti-vincono/#comments Mon, 04 Jul 2011 16:34:51 +0000 edulingua http://www.edulingualab.org/?p=829 Fra le varie attività offerte dalla scuola ogni mese c’è il torneo internazionale di calcio a 5. Per ogni squadra vengono sorteggiati studenti differenti per età, nazionalità, cultura e sesso. Pluralismo e divertimento non sono gli unici obiettivi. Il torneo è infatti anche un’occasione per lavorare inizialmente in classe, per poi apprendere la lingua in contesti stimolanti e divertenti fuori dall’aula.
Il calcio nel Belpaese è lo sport più amato e seguito: una buona occasione per parlare di cultura? E come comunicano in campo calciatori di diversi Paesi? Le attività extra-didattiche previste nel programma mensile sono sempre coordinate con il lavoro nelle classi. E allora, per preparare i calciatori al torneo, non sono necessarie solo preparazione atletica e voglia di divertirsi, ma anche la lingua.

Prima del torneo, nelle lezioni di italiano, si ha l’occasione per lavorare con il lessico del calcio o per esempio con l’imperativo che sarà fondamentale per percepire le istruzioni dell’allenatore. 
Cosa si vince? Alla fine del torneo la squadra prima classificata alza l’ambito Trofeo Edulingua! C’è anche un riconoscimento per il miglior giocatore, ma alla fine vincono tutti coloro che partecipano sul campo e quelli che fanno il tifo fuori! Buon divertimento!!!

 

Prof. Daniele

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Un video con gli studenti di febbraio http://www.edulingualab.org/scuola-edulingua/un-video-con-gli-studenti-di-febbraio/ http://www.edulingualab.org/scuola-edulingua/un-video-con-gli-studenti-di-febbraio/#comments Tue, 08 Mar 2011 07:49:51 +0000 edulingua http://www.edulingualab.org/?p=744 Pubblichiamo volentieri sul blog un bel video realizzato in collaborazione con alcuni studenti “fotografi”. Attraverso i loro occhi, le tante immagini ci raccontano la loro intensa ed memorabile esperienza in Italia.
Tra montagne innevate, feste danzanti, gite (…sempre impareggiabile il carnevale di Venezia!!), cene, esibizioni canore scatenate, partite di calcio e molto altro, il mese è trascorso con tanta allegria ed appassionato coinvolgimento. Sono queste, in fondo, le basi per l’apprendimento, che non rimane confinato dentro le aule della scuola, ma trova compimento con le tante esperienze fuori dall’aula.

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Risultati del concorso “La mia bella Italia” http://www.edulingualab.org/dal-mondo/risultati-del-concorso-%e2%80%9cla-mia-bella-italia%e2%80%9d/ http://www.edulingualab.org/dal-mondo/risultati-del-concorso-%e2%80%9cla-mia-bella-italia%e2%80%9d/#comments Sun, 27 Feb 2011 17:54:11 +0000 edulingua http://www.edulingualab.org/?p=738 Nel corso dell’ultimo mese la giuria della nostra scuola è stata davvero impegnatissima a valutare le numerose composizioni inviate dai partecipanti al concorso “La mia bella Italia”, promosso in Germania in collaborazione con la popolare rivista “Leggere l’Italia“, che ha anche messo in palio per ognuno dei 5 vincitori un abbonamento gratuito.
Il tema proposto, quello dell’immaginario evocato dal Bel Paese tra i tedeschi, non poteva che suscitare reazioni forti. È stata un’opportunità preziosa per esplorare i pensieri più intimi di tante persone che, anche senza aver mai visitato il nostro paese, avvertono da sempre un’attrazione per “il paese dove fioriscono i limoni”, un distacco nei confronti dell’attuale tempesta politica italiana, un amore smisurato per il cibo e un’accesa passione calcistica.
Un grandissimo ringraziamento da parte nostra va, ovviamente, a tutte le istituzioni che hanno partecipato al concorso ed ai tantissimi partecipanti. Ecco, infine, i vincitori.
Vincono una borsa di studio completa per un corso di perfezionamento, da assegnare ad un proprio insegnante, le seguenti istituzioni:
• Alexander Von Humboldt Gymnansium – Konstanz
Centro linguistico Interfacoltà – Universitaet Bremen – Bremen
• Goethe Schule – Bochum

Vincono una borsa di studio completa per una vacanza-studio di massimo 4 settimane presso la nostra scuola nel mese di aprile e un abbonamento alla rivista “Leggere L’Italia” i seguenti studenti (l’elenco è rigorosamente in ordine alfabetico!!):
• Bauer Rebekka (Ostendorfer Gymnasium Neumarkt)
• Doberenz Damian (Goethe-Schule Bochum)
• Maas Karen (VHS Elmshorn)
• Panzer, Maria (Dientzenhofer Gymnasium Bamberg)
• Weidenhoefer Britta (Universitaet Bremen)
Complimenti vivissimi per i vincitori, che invitiamo a contattare la segreteria della scuola entro il 5 marzo all’indirizzo email: info@edulingua.it. Vi aspettiamo presto a Castelraimondo!

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“I cento passi”: la recensione di uno studente http://www.edulingualab.org/scuola-edulingua/i-cento-passi-la-recensione-di-uno-studente/ http://www.edulingualab.org/scuola-edulingua/i-cento-passi-la-recensione-di-uno-studente/#comments Fri, 27 Aug 2010 09:01:34 +0000 edulingua http://www.edulingualab.org/?p=641 Pubblichiamo volentieri un eccellente lavoro svolto da Antonio, un nostro studente del mese di agosto, sul film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. Tra i numerosi aspetti legati alla nostra cultura e società discussi nella sua classe, di livello C1, si è anche analizzato il fenomeno della mafia, anche attraverso la visione del film che narra la vera vita di Peppino Impastato.

Per l’occasione la classe è stata anche coinvolta dal prof. Alessandro in una stimolante riflessione sugli stili testuali, in particolare attraverso la messa in evidenza delle differenze tra la scrittura di una trama e di una recensione. Dopo aver visto il film, gli studenti si sono cimentati con la stesura di quest’ultima, facendo leva sugli elementi testuali emersi nella riflessione che ha preceduto la visione (in particolare il valore soggettivo della recensione, la presenza di termini tecnici e dei nomi delle persone e non dei personaggi, la presenza di aggettivi, ecc.).

I risultati raggiunti sono stati egregi; ecco, come annunciato, il lavoro di Antonio, senza alcun intervento del docente nel testo:

I cento passi
Recensione del film

Passi necessari per raggiungere la consapevolezza del bene e del male, ma con la paura di agire e di andare contro la propria famiglia. Passi anche necessari per maturare il coraggio di aprirsi agli altri e per ribellarsi aivalori ipocriti della mafia.
Con la mafia come sfondo, non è però un film che appartenga al genere di quella. Un film d’accusa, con unargomento semplice ed agile, ottimamente interpretato da una squadra di attori di sorprendente bravura(magnifica interpretazione quella di L. Lo Cascio), guidati da Marco Tullio Giordana, che con nervosa regia cifa vibrare di indignazione.
La sceneggiatura è scritta con precisione, evitando retorica e colore.
Un film, insomma, sull’energia e la voglia di costruire, sull’immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazziche hanno osato di sfidare il mondo nell’illusione di cambiarlo. Non è comunque un film di propagandapolitica, ma di sincera verità in cui Giordana intreccia la denuncia e il ritratto autentico di un angelo ribelle.

Antonio Martinez Diaz (Spagna)

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I vincitori del concorso "Italia, ti voglio bene!" http://www.edulingualab.org/dal-mondo/i-vincitori-del-concorso-italia-ti-voglio-bene/ http://www.edulingualab.org/dal-mondo/i-vincitori-del-concorso-italia-ti-voglio-bene/#comments Sat, 29 May 2010 08:51:46 +0000 edulingua http://edulingualab.wordpress.com/?p=572 Ci sono voluti giorni e giorni per riuscire a leggerle tutte, ma ne è valsa sicuramente la pena. La nostra scuola è stata, infatti, letteralmente “inondata” da centinaia di composizioni in risposta al concorso “Italia, ti voglio bene!”, promosso in collaborazione con la popolare rivista online italo-brasiliana Oriundi, ed il successo dell’iniziativa è stato sensazionale. Il tema proposto, quello dell’amore per l’Italia, non poteva che suscitare reazioni forti, proprio per la sua intrinseca semplicità e profondità. E` stata un’opportunità preziosa per esplorare i pensieri più intimi di tante persone che, anche senza aver mai visitato il nostro paese, avvertono da sempre un senso incolmabile di appartenenza e nostalgia nei confronti della terra dei propri avi, quell’Italia lontana, protagonista di mille storie ascoltate da bambini. Leggendo le vostre composizioni siamo rimasti sorpresi, divertiti, abbiamo ascoltato tante storie bellissime e, qualche volta, ci siamo anche commossi. Un grandissimo ringraziamento da parte nostra va, dunque, a tutte le istituzioni che hanno partecipato al concorso ed ai tantissimi partecipanti. Ecco, infine, i vincitori.

Vincono una borsa di studio completa per un corso di perfezionamento, da assegnare ad un proprio insegnante, le seguenti istituzioni:

  • Centro di Cultura Italiana PR/SC – Curitiba
  • Università Federale del Ceará – Fortaleza
  • Fundação Torino – Belo Horizonte

Vincono una borsa di studio completa per una vacanza-studio di un mese presso la nostra scuola i seguenti studenti (per leggere le loro composizioni, cliccate sui rispettivi link):

Complimenti vivissimi per i vincitori, che aspettiamo presto a Castelraimondo!

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In memoria di Alda Merini. http://www.edulingualab.org/cultura/in-memoria-di-alda-merini/ http://www.edulingualab.org/cultura/in-memoria-di-alda-merini/#comments Sat, 07 Nov 2009 14:34:20 +0000 danielegiven http://edulingualab.wordpress.com/?p=493 Alda Merini

Pochi giorni fa all’età di 78 anni è morta nella sua città, Milano, la poetessa Alda Merini. Da ragazza non ha potuto frequentare il liceo Manzoni perché respinta in Italiano, così studierà all’Istituto professionale Laura Solera Mantegazza e, contemporaneamente, si dedicherà allo studio del pianoforte…

Alda Merini è stata  una delle voci più potenti e prolifiche della poesia contemporanea. E’ impossibile riuscire a dare un ordine, catalogare il lavoro di un’artista che ha fuso vita e arte in una cosa sola. Potrei raccontarvi di più sulla storia di questa donna unica, ma intendo lasciarvi in suo ricordo questa poesia per “lasciarla in pace”…

Sogno d’amore

Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l’assoluto di un abbraccio gioioso.

Alda Merini

 

Quest’anno, data la mia passione per la poesia, ho cercato di creare delle attività che potessero aiutare gli studenti ad esprimersi attraverso un italiano lontano dai vincoli che spesso vengono proposti nei soliti manuali di grammatica. L’esperimento, a un anno di distanza, si è rivelato soddisfacente sia dal punto di vista emotivo, che da quello prettamente linguistico. Il contesto poetico, un testo base d’ispirazione e la fantasia degli studenti, possono generare testi sorprendenti anche a lvelli A1, A2 e B1. Troverete con una certa regolarità, in questo blog,  le poesie create dai ragazzi durante i corsi. La lingua, in queste attività, diventa lo strumento per esprimere pensieri e sentimenti.

Vi lascio la produzione di tre ragazzi del mese di agosto (livello B1) che saluto con un grande abbraccio.

Ogni notte ti bacerò
e tu mai lo saprai.
Quando i miei sogni voleranno da te
li cercheremo insieme e
la nostra vita diventerà realtà.
Ti porterò il mio cuore e
farò tutto perché ti innamorarai di me.
Quando ti troverò sarà l’alba
e ti sveglierai.

Aroa, Lana ed Eric.

Dentro ogni persona c’è della poesia e basta avere un po’ di pazienza per cercarla.

Daniele

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Una lezione da ricordare http://www.edulingualab.org/cultura/una-lezione-da-ricordare/ http://www.edulingualab.org/cultura/una-lezione-da-ricordare/#comments Fri, 06 Nov 2009 11:34:37 +0000 edulingua http://edulingualab.wordpress.com/?p=485 Lavorare in una scuola di italiano per stranieri ci consente, come è ovvio, di stare continuamente a contatto con tante persone diverse da tutto il mondo. Ognuna di loro porta con sé la propria storia, la propria cultura, un vissuto unico e irripetibile. Nella maggioranza dei casi gli studenti partecipano attivamente all’atmosfera di condivisione e scambio che si respira nella nostra scuola, attraverso testimonianze, racconti, esibizioni, gesti di ogni genere. Talvolta questi contributi sono particolarmente preziosi e toccanti, come nel caso della presentazione tenuta la scorsa settimana dal  dott. José Luiz D’Amico.

Come direttore culturale della Casa D’Italia Anita Garibaldi di Petrópolis – Stato di Rio de Janeiro – Brasile, il dott. D’Amico ha sviluppato un’importante ricerca sull’emigrazione italiana, definita come la più grande di un popolo nella storia moderna. Come egli stesso ha avuto modo di precisare, “ oltre a produrre un ulteriore contributo allo studio dell’immigrazione italiana nella formazione dell’America, la ricerca è stata fatta con lo scopo di riscattare ed incrementare la conoscenza della Storia dell’Immigrazione Italiana, soprattutto fra le nuove generazioni che, attualmente distanti dagli antenati immigrati, spesso non vengono più raggiunte dalla tradizione orale che, purtroppo, svanisce nel trascorrere degli anni e non riesce  – come si desidererebbe – a passare e preservare la totalità delle informazioni che, così, si perdono nel corso del tempo”.

In particolare questo lavoro cerca di mettere in risalto il contesto storico-sociale che ha dato vita alla prima, grande emigrazione italiana, oltre a raccogliere significative testimonianze dei primi momenti trascorsi nelle Nuove Terre, dopo le incredibili difficoltà legate alle traversate oceaniche.

Prima di essere presentata nella nostra scuola, la ricerca era stata esposta in Brasile, durante la Settimana Italiana dimail (183×183) Petrópolis, a cui hanno partecipato il Sindaco della città Paolo Mustrangi, il Presidente dell’Ufficio Comunale Bernardo Rossi, il Ministro del Lavoro Brasiliano Carlo Lupi, il Vescovo Diocesano Filippo Santoro, il Console Generale D’Italia a Rio de Janeiro Dott. Umberto Malnati e tanti altri dirigenti pubblici.

In aggiunta alla rilevanza del tema e alla grande competenza tecnica con cui il dott. D’Amico ha esposto il suo lavoro, difficilmente le nostre parole riuscirebbero a descrivere il coinvolgimento emotivo, la partecipazione e l’intensità con cui gli argomenti sono stati trattati.  Molti degli spettatori si sono commossi al ricordo dei drammatici momenti che la maggioranza dei nostri antenati hanno vissuto, in una fase recente della nostra storia troppo spesso dimenticata.

Ci sentiamo, dunque, di ringraziare di cuore il dott. D’Amico, per aver rievocato nelle nostre menti l’importanza dei sacrifici compiuti da tanti connazionali emigrati all’estero, specialmente ora che l’Italia si trova ad affrontare con difficoltà il fenomeno inverso, quello dell’immigrazione.

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Un articolo degli studenti: Facebook e i social network http://www.edulingualab.org/didattica/418/ http://www.edulingualab.org/didattica/418/#comments Fri, 07 Aug 2009 05:47:49 +0000 edulingua http://edulingualab.wordpress.com/?p=418 Ciao a tutti! Eccomi anch’io sul nostro Edublog. La motivazione per farlo è arrivata dai miei studenti e da una discussione interessante nata in classe. Nel mese di luglio abbiamo fatto un’attività di lettura ed analisi dei quotidiani italiani ed allo stesso tempo li abbiamo confrontati con il tipo di scrittura dei giornali on-line e dei blog. E’ stato molto interessante e da La classe di Barbaraquesta analisi è iniziata una discussione oltre che sui blog, anche su facebook; così appassionati dai vari confronti tra i diversi paesi, ognuno ha scritto un articolo su facebook e l’uso che ne fa, oltre che  su altri programmi simili. Dopo una correzione individuale, in plenum si sono confrontati scrivendo poi un unico articolo che pubblichiamo qui di seguito…… ed anche una loro foto. Grazie ragazzi ed a presto, è stato proprio un bel mese!

Barbara

Facebook, Orkut, Messenger, Odno Klasniki, Vkomtakte: accorciano le distanze?

Qual è il proprio uso di questi programmi di comunicazione? Alcuni allievi in classe pensano che questi programmi servano per accorciare le distanze tra gli amici che abitano lontano. Invece altri allievi pensano che questi programmi servano anche per quegli amici che abitano nella stessa via.  Prima di tutto vediamo come tutto è cominciato.

Uno studente ad Harvard ha creato Facebook per collegare gli studenti della sua università.  Il programma era come altri programmi simili, come Friendster, ma era un esclusiva di Harvard.  Questo prototipo di Facebook è diventato uno strumento importante nella vita sociale del campus di Harvard.  Prima di Facebook, le feste erano organizzate per email, quando una persona mandava un’email a tante altre persone.  Il problema con questo sistema, però, era che tante email venivano mandate anche ad alcuni professori che erano nelle liste ed anche la polizia facebook.gif (450×311)dell’università riceveva queste email.  A causa di questo problema, tante feste erano fermate prima dei loro inizi perché la polizia del campus sapeva della festa in anticipo. L’introduzione di Facebook ha alleviato il problema perché non c’erano più i professori o la polizia del campus su Facebook.

Dopo l’inizio dell’uso di Facebook ad Harvard, il programma è stato messo in uso da alcune altre università di “alto livello” ed era usato nello stesso modo che ad Harvard.  Lo sviluppo di Facebook ha rappresentato una grande divisione tra le classi sociali negli Stati Uniti.  La differenza tra le persone “educate” e le persone “non educate” era profonda.  Questa divisione si è mantenuta fino al momento in cui Facebook è stato aperto a tutti.  Adesso Facebook è totalmente diverso dalla versione che esisteva all’inizio.

Adesso negli Stati Uniti Facebook è usato principalmente come un modo per comunicare tra le persone che abitano vicine.  L’uso principale sarebbe quello di poter comunicare con chi è lontano. Facebook è proprio uno dei tanti mezzi di tecnologia che si usano ogni giorno negli Stati Uniti.  Nella maggioranza degli altri paesi si usa Facebook, però ci sono alcuni paesi che hanno altri programmi che sono molto simili. Per esempio, in Brasile la grande maggioranza dei giovani utilizza Orkut, mentre solo alcuni  hanno Facebook.  In Polonia, si usa un programma che assomiglia a Facebook che si chiama Grono.net perché il portale Facebook è stato appena scoperto. Solo nel 2008 hanno fatto la traduzione in polacco.  Adesso è anche molto popolare il portale Nasza Klara, dove si possono ritrovare gli amici di scuola.  In Argentina si usa sopratutto Facebook, ma alcuni usano ancora MessengerFotolog.  In Russia si usa Vkontakte.  Questo programma è simile a Facebook però piace di più ai giovani russi perché è più conosciuto.  In Ucrania, si usa anche VkontakteOdnoklasniki.  È un’ ottima maniera di comunicare con le persone che sono lontane.  Anche in Ucrania ci sono siti in cui si possono trovare dei vecchi amici.  In Costa Rica si usa spesso Hi5, però da due anni si è cominciato ad usare Facebook.

Per concludere, per quello che abbiamo capito in classe gli aspetti positivi di questi programmi di comunicazioni sono: la possibilità di comunicare con le persone che sono lontane; è un divertimento sano in contrapposizione con quelli che invece ti isolano (per esempio la TV) ; è accessibile per la maggioranza ed è un mezzo con il quale si possono conoscere meglio le persone.  Invece, gli aspetti negativi sono: la mancanza di sicurezza per i propri dati; stimola il pettegolezzo e anche l’esibizionismo; impossibilita`  degli incontri personali costruendo relazioni fredde; alcune persone rimangono ambigue perché si possono scrivere delle bugie nei profili.

Comunque, non abbiano trovato una soluzione, anche perché sono tecnologie che avanzano come avanzano le relazioni.  E voi?  Cosa ne pensate?

La classe di Barbara – luglio 2009

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Sbagliando si impara! http://www.edulingualab.org/cultura/sbagliando-si-impara/ http://www.edulingualab.org/cultura/sbagliando-si-impara/#comments Fri, 10 Jul 2009 05:53:07 +0000 edulingua http://edulingualab.wordpress.com/?p=404 Lunedì scorso è iniziato il corso di luglio presso la nostra scuola e le mie studentesse hanno imparato subito un proverbio italiano: “sbagliando si impara”. I proverbi sono parte integrante della cultura di un popolo, per questo non manco di insegnarne alcuni ai miei studenti. Per la prima error_generale.gif (377×290)lezione scelgo sempre “sbagliando si impara” perché è fondamentale che i miei studenti comprendano fin da subito l’importanza dell’errore nell’apprendimento di una lingua. Infatti, nel cammino dell’interlingua i vari errori sono tappe necessarie al proseguimento del percorso, proprio come gli errori che si fanno nella vita e il cui superamento determina un’evoluzione della persona. Inoltre, non dimentichiamo che in latino “errare” significava “vagare senza una meta”. Tuttavia, nell’apprendimento di una lingua straniera una meta c’è ed è la lingua stessa, ma in questo “errare tra gli errori” gli studenti non sono soli: c’è l’insegnante che li guida aiutandoli a superare l’ostacolo e a continuare il cammino nell’interlingua.

Secondo uno studio statunitense pubblicato su “Nature Neuroscience”’, l’apprendimento derivante dall’errore sarebbe dovuto a un gruppo di neuroni presenti nella corteccia cingolata anteriore il cui compito sembra essere quello di valutare le conseguenze delle nostre azioni. In questo studio, però, non ci si riferisce al campo linguistico, ma piuttosto a quello situazionale.

Per concludere questo mio primo post, dato che l’Italia è una terra di dialetti, voglio segnalare alcune varianti dialettali trovate in Rete.

In genovese: Ogni cäso in to cû se fa ûn passo avanti. [Ogni calcio nel sedere si fa un passo avanti].

In ciociaro: Zsbaglienne s’empara.

In napoletano: Dicette ‘o cafone: ‘na vota me fai fesso. [Disse il cafone: una volta mi fai fesso].

Samuele D’Amico

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