A pochi passi dalla nostra scuola esiste una sorprendente raccolta di sculture che da tempo compongono una sorta di galleria d’arte contemporanea all’aria aperta. Il protagonista di questa insolita, quanto interessante iniziativa è l’artista Fernando Caciornia, apprezzato scultore di Castelraimondo che, oltre ad esporre le proprie opere, è l’ideatore di un evento di successo, “il Simposio Internazionale di Scultura”. Questa manifestazione ospita valenti scultori da tutto il mondo che, scalpelli in mano, creano in pochi giorni i loro pregevoli lavori. Molte di queste opere rimangono poi a decorare il viale vicino alla nostra scuola, dando un’opportunità molto bella ai nostri studenti di mettere alla prova le loro abilità lessicali nel descrivere le sculture, nel confrontarle, nel decidere quali preferiscono e molto altro ancora. Quante belle attività si possono fare quando finalmente si esce dall’aula e ci si immerge nell’Italia vera, non mediata da manuali, audio o video. Ecco qual è il vero materiale autentico da usare, per chi insegna l’italiano a stranieri in Italia…basta aprire la porta dell’aula!

Ecco un breve commento di questa esperienza “estetica” di Ben, studente degli Stati Uniti della classe B1 di Daniele:

Questa esperienza era non solo divertente, ma anche informativa. (…) Anche, descrivere l`arte è una cosa che non facciamo spesso, e allora era un opportunità per imparare.

La nostra opera era uno scultura di marmo bianco. Era alta e grande, e anche un pò grezza e un lavoro molto detagliato. C`erano molte case, un grande edificio, una chiesa e molte strade. Tutte le case e anche l`edificio avevano le finestre. L´artista è una donna, si chiama Marzia, lei è un`appassionata della città e d`arte. Con questa opera Marzia voleva combinare il suo amore per il città e l´arte. Quest`opera si chiama “Una città del mondo”. Tutte le parte sono una cosa sola – delle strade alle case. Le finestre sono quase tutto aperte. Queste finestre sono una vista dentro un mondo in cui siamo tutti uniti.
È una visione di un mondo possibile.”
Share